PARLARE PER CAMBIARE...LA CONVIVENZA É LA NOSTRA RICCHEZZA

Ciao a tutti.
I testi presenti in questo blog sono i lavori dei ragazzi della 4A del liceo pedagogico di Brunico (Bolzano) in lingua tedesca. Si tratta di un piccolo progetto che ho deciso di provare da quest'anno, per avvicinare i ragazzi alla lingua italiana in maniera più naturale e spontanea cercando di farli interagire con la realtà. Imparare con passione e con divertimento può essere un valido strumento complementare alle lezioni didattiche svolte in classe. Ritengo sia anche utile riuscire a fare esprimere la personalità di ogni ragazzo e ragazza, soprattutto durante un'età nella quale si è alla ricerca di continui valori e ideali, che però la nostra società sta progressivamente cancellando, lasciando spazio all'apatia degli animi e delle menti, o a facili e pericolosi slogan che incitano all'odio e alla divisione. Per questo nel nostro piccolo vorremmo dare il nostro contributo. Imparare gli uni dagli altri é una ricchezza che non dobbiamo sprecare, la convivenza é un bene da preservare e che dobbiamo saper apprezzare. Parlare per cambiare, scrivere per imparare, esprimerci per crescere.
I commenti sono sempre i benvenuti.
MATTEO POZZI (Professore di italiano)

venerdì 27 novembre 2009

LA CADUTA DEI "MURI"






Da poco si è festeggiato il 20.anniversario della caduta del muro che ha tagliato la Germania da Est a Ovest. Da venti anni, dal 9 Novembre si sono aperti tutti i passaggi di frontiera chiudendo un tempo di disperazione, di oppressione e di povertà. La caduta del muro é il simbolo di una rivoluzione pacifica senza spargimento di sangue. È importante capire che uno stato democratico è uno stato dove il popolo regna. Dove tutte le leggi esistono per il popolo. Sono dell' opinione che uno stato democratico viva per il popolo. Tempo fa, il muro ha tagliato la Germania fra la repubblica di Germania e la DDR. I politichi hanno fatto riforme per corregere l'economia e la vita sociale, ma con queste leggi hanno distrutto la speranza del popolo di vivere insieme, di essere una nazione.
Ho l'impressione che questa rivoluzione sia l'esempio per conseguire qualcosa senza brutalità. Esistono tante rivoluzioni che finiscono con violenze, dove l'opinione di ognuno viene uccisa. Suppongo che ogni popolo voglia vivere nel proprio stato. Che ognuno di noi voglia vivere in uno stato democratico dove la sua voce viene ascoltata e dove ognuno possa decidere la sua vita. Alla fine voglio dire che un popolo deve avere la possibilità di vivere in uno stato dove la libertà e uguaglianza sono un bene comune e dove la criminalitá, corruzione e violeza sono parole straniere.

mercoledì 25 novembre 2009

LA FURIA OMICIDA DELLE STRAGI INSENSATE


La furia omicidia delle inutili stragi é un problema che esiste in tutto il mondo. Il problema esiste specialmente in America, perché é un paese nel quale si possono aquistare facilmente le armi. Le persone che fanno una strage possono essere persone che giocano "ego shooter" e non vedono la differenza tra realtá e gioco. Per tante persone é un'abitudine scambiare le cose dei giochi virtuali in realtá. Noi pensiamo che sarebbe molto utile non vendere più certi giochi violenti a bambini minorenni, ma anche insegnare ai ragazzi stessi cosa è la realtà e cosa è la finzione... Altre cause sono l' educazine che non esiste, o la solitudine. Un grande fattore che spinge verso questo sentimento omicidia é sicuramente anche quel piccolo momento di "stima" che cercano, perché in quel momento tutte le persone sono impotenti davanti alla violenza, e ci si sente così superiori e invincibili. Crediamo che sia utile andare dallo psicologo per parlare dei propri problemi, ma la famiglia dov'è in quei momenti?? A noi sembra che sia molto incosciente se un padre é cacciatore e lascia le armi a casa senza rinchiuderle, perché agire in modo responsabile da parte dei genitori puó far diminuire queste stragi insensate.

Manuel e Lucia

lunedì 23 novembre 2009

Lubna Ahmed al-Hussein: una donna che resiste alla legge islamica


Lubna al-Hussein, una giornalista sudanese, era stata fermata il 3 luglio dalla polizia di Khartoum con l'accusa di aver indossato i pantaloni.
Lei e altre 13 donne sono andate con i pantaloni in un ristorante pubblico e ció viola l'articolo 152 del codice penale sudanese. Per questa "piccola" disubbedienza é prevista una pena di quaranta frustate e una multa. Ma Lubna al-Hussein ha preteso un processo e ha invitato 500 giornalisti e politici locali.
"Non ho paura di essere frustata, sono pronta a subire anche piú di quaranta frustate, purché tutti sappiano cosa succede a Khartoum."
Mentre avveniva il processo a porte chiuse, dove é stata condannata a pagare una multa di 209 dollari, molte donne, in maggioranza con i pantaloni addosso, si sono radunate per manifestare il proprio appoggio alla giornalista.
"Non pagheró, vado in carcere!", ha detto Lubna al-Hussein. Cosí é stata condotta in prigione per un mese, ma le é stata pagata la cauzione.
Questa donna aveva il coraggio di resistere alla legge per abbracciare una cosa che é importante per lei e questo é qualcosa che noi abbiamo disimparato a fare. Noi abbiamo tutto, cosí non pensiamo cosa sta succedendo attorno a noi. Dimentichiamo di criticare perché la politica non ci interessa. Lubna al-Hussein ci vuole dimostrare che si puó ottenere qualcosa con le nostre azioni anche se siamo solo una persona sconosciuta. Non é necessario essere una persona importate per cambiare qualcosa. Anche se Lubna non é riuscita ad abrogare questa legge, ha raggiunto qualcosa. Adesso tutto il mondo sa come si vive nel Sudan e il suo combattimento per l´ emancipazione della donna non é sicuramente finito.

Elisa N.

FACEBOOK: IL NOSTRO PASSATEMPO

Facebook è diventato uno dei siti più famosi di internet. In questo sito si può scrivere con gli amici, giocare ad slcuni „mini game“, si possono fare dei quiz, „vedere il futuro“, pubblicare delle foto, e trovare nuovi amici. Se si immagina che vengono visitati circa 200000 foto in un secondo si più immaginare quante persone usano questa pagina. Ci sono degli aspetti positivi come la possibilità di trovare nuovi amici, se non si sa cosa fare si può spendere il proprio tempo qua e non si deve pagare niente per l´ accesso a questo sito. Di positivo c´è anche che questo sito è internazionale. Ma ci sono anche aspetti negativi, come ad esempio che ci sono tante persone che non si conosce. Ma su facebook ci sono anche delle funzioni che non hanno un senso, per esempio :”throw pillow at”. Negativo è anche che questo sito è molto lento, ma questo si capisce, perché ci sono tantissimi utenti.
Pensiamo che facebook sia molto positivo, perché è il nostro passatempo. Possiamo scrivere con i nostri amici senza pagare tariffe. Secondo noi non è così “pericoloso” come altre persone dicono, perché non si devono accettare tutte le amicizie delle persone che non si conoscono.

Martina e Astrid

giovedì 19 novembre 2009

musical: IL RE LEONE


Il musical di Brodway "Il Re Leone" é un successo mondiale che giá da sette anni viene rappresentato ad Amburgo. Racconta la storia del film "The lion king" di Walt Disney e la musica é stata scritta da Elton John. Le 19 canzoni vengono cantate da interpreti in maggior parte provenienti dall' Africa e dall' Asia.
Trama

Il grande re Mufasa festeggia la nascita dell'erede Simba. Suo fratello, il perfido Scar, trama però nell'ombra e sviluppa un piano per condurre alla morte lo stesso Mufasa. Il giovane Simba viene imbrogliato e colpevolizzato dallo zio abbandona il branco. Scar con l'aiuto delle iene diventa re portando in rovina il trono. Simba incontra due nuovi amici, Pumba e Timon, e con essi si lascia trasportare ad una vita spensierata ed irresponsabile. Il casuale incontro con la ex-compagna di giochi Nala, insieme all' aiuto della sciamana Rafiki, lo riportano ai propri doveri. Sfiderà Scar e riporterà la pace e la prosperità nel regno.
La mia gita a Amburgo

Alcune settimane fa, sono andata con i miei genitori e un' altra famiglia di amici un fine settimana ad Amburgo, per andare ad assistere allo spettacolo famosissimo del musical "Il Re Leone". Siamo partiti il venerdì mattina per Monaco per poi prendere l' aereo fino ad Amburgo. Abbiamo trascorso due giorni stupendi in una bellissima cittá. Abbiamo visitato il grande porto, il Panopticum (museo delle cere) e tante altre attrazioni interessanti. Il culmine della nostra gita è sicuramente stato il sabato sera, dove ci siamo recati a teatro per andare a vedere "Disney's König der Löwen". Avevamo un posto perfetto, proprio in mezzo alla sala. Quando è iniziata la rappresentazione, durante la prima scena non riuscivo a credere ai miei occhi!! La scenografia, i costumi e il trucco vivaci e coloratissimi degli animali (elefanti, giraffe, uccelli, leoni, ghepardi, giraffe,...), gli effetti speciali... un sogno di Walt Disney, incredibilmente affascinante. E poi l' orchestra, gli attori, le voci potentissime dei cantanti, in gran parte di colore, i meravigliosi ritmi africani, tutto ciò mi ha regalato forti emozioni. Verso la metà dello spettacolo c' é stata una pausa e poi hanno continuato, ancora piú forti di prima. Dopo tre ore di spettacolo passate come un soffio, purtroppo giá era arrivato il grande finale. Scene talmente belle da sembrare irreali e una melodia finale che ha lasciato tutto il pubblico a bocca aperta. Dopo il musical, per concludere la serata siamo andati a mangiare una pizza e poi siamo caduti nei nostri letti sfiniti ma contentissimi di aver visto il grande "Re Leone". Il giorno dopo siamo partiti verso le nove del mattino per ritornare a casa. Un´ esperienza fantastica da non dimenticare!!!


Sofia

domenica 15 novembre 2009

CROCIFISSO NELLE SCUOLE: PRO E CONTRO

CONTRO:
Questi giorni in Alto Adige si discute molto del crocifisso. Io penso che sarebbe guisto toglierlo dalle classi. Certo che viviamo in uno stato dove l' 80,2 % della popolazione è cattolica e solo il 3,6 % appartiene ad un' altra religione, ma tutti gli scolari dai 6 ai 18 anni devono andare a scuola o avere un' educazione per un lavoro. E se in ogni classe c’é una croce, i pochi che non hanno la nostra religione non possono vivere la loro così liberamente. Se non possiamo accettare il segno di un' altra religione vicino al nostro, perchè lo dovrebbero fare gli altri? Certo che sono in pochi e che si devono anche adeguare al nostro modo di vita e alla nostra cultura, ma come vogliamo superare quello che ci allontana dalle persone che hanno un' altra religone, se non vogliamo che vivono liberamente la loro cultura? In questo modo non saremmo mai una comunitá nella quale tutti sono ugali. Uguali anche "nelle teste" delle persone.

Anna Gius

PRO:
Togliere i crocifissi dalle classi una piccolezza oppure un serio pericolo?

I nostri valori vanno persi perché abbiamo troppe libertá. È molto importante che le persone siano aperte alle altre culture e che le rispettino, peró si devono conoscere i limiti. Ritengo ingiusto che una donna atea, la quale si dichiara un' anima libera si lasci disturbare da un simbolo religioso. Pensavo che le anime libere se ne potessero fregare e che non pretendessero 5000€ di danno morale che gli viene poi anche concesso dalla corte di guiustizia europea(?). Sembra quasi che non teniamo ai nostri valori abbastanza da difenderlí. Per me la religione in questo senso non é un valore importante; al momento io credo di piú alle forze spirituali e non a quelle razionali che cí vengono insegnate in chiesa. Peró credo che sia ingiusto togliere il crocifisso in uno stato a maggioranza cattolica come lo é l`Italia. È impressionante quanto sia facile per una donna sola articolare una cosa del genere che coinvolga poi uno stato intero. Mi mette i brividi pensare, cosa allora un gruppo di persone potrebbe riuscire a fare. Penso che sia di una grandissima importanza difendercí da cose del genere perché anche se oggi giorno quasi tutti i giovani non sono piú convinti della nostra religione penso che si debba lasciare lo stesso la possibilitá ai bambini del futuro di viverla, perché piú possibilitá sí ha, piú liberi si é.Ritengo che sia bellissimo che noi rispettiamo gli altri e gli diamo tante libertá per praticare la loro religione nel nostro paese, ma noi dobbiamo anche pensare a noi qualche volta e non dobbiamo lasciarci corrompere da loro che non hanno questo rispetto per noi e i nostri valori , e per la nostra fede. È importante che si facciano dei compromessi, ma non troppi. Altrimenti quello che abbiamo costruito andrá perso del tutto prima o poi.

Magdalena

venerdì 13 novembre 2009

L'ULTIMA SOLUZIONE??????

Un tema di cui non si sente tanto nella nostra società è il suicidio (dal latino: sui caedere, uccidere se stessi), anche se il tema dovrebbe interessarci molto, perché succede anche qualche volta nel nostro ambiente, ma noi invece chiudiamo gli occhi e facciamo finta di non vedere. Noi iniziamo solo a stare attenti o a pensare a ciò quando uno dei “nostri”decide di suicidarsi. Nella nostra società tutti sono un po‘ chiusi: quasi nessuno parla dei sentimenti, finché poi arriva uno che dimostra il suo "disagio" con un atto disperato che si sente davvero. E poi, ognuno si accusa, e si chiede il perché. Dobbiamo iniziare ad aiutare le persone prima della loro disperazione totale,ascoltarle. Dobbiamo iniziare a dire cosa pensiamo, come ci sentiamo. Ma una cosa di cui vogliamo parlare è il fatto che nelle news dei telegiornali, ma anche nei giornali non si sente parlare mai della gente che si uccide. Ma perche?! Non ci interessa come si sentono gli altri o è perché li disprezziamo perché sono in un punto della vita nel quale pensano di non avere una via d' uscita? Secondo noi la vita ha alti e bassi e dobbiamo trovare una soluzione per vivere meglio. Ma intanto vi diamo un consiglio: Reagite e Parlate!!

Biggi& Lissy

ANORESSIA...


L’anoressia (dal greco = appetito) é la mancanza o riduzione volontaria dell’appetito.
Può condurre alla morte se persiste.
Si tratta di un sintomo che accompagna numerose distinte malattie, ed é dovuto a diverse cause. L`anoressia diventa una vera e propria malattia quando essa é disturbo psichico primitivo.

Al giorno di oggi l´anoressia è un tema molto attuale che riguarda soprattutto i giovani.
Nei mass media come la tv le donne presentano sempre nuove mode, strette e con taglie molto piccole. Le giovani ragazze pensano di essere costrette a dimagrire come le famose fotomodelle. In America è iniziato questo “ stupido spettacolo”, perché hanno inventato la “size zero” (= taglia zero) che è la taglia più piccola che esista.
Specialmente le femmine incominciano a guardare la propria figura e mangiano meno per evitare di aumentare il peso. Siccome non si nota subito che le persone diventano sempre più magre qualche volta è troppo tardi per aiutarle. Neanche le ragazze si accorgono che piano piano cadono nell´anoressia. Quando sono quasi uno scheletro si sentono lo stesso grasse.
Circa due anni fa è morta una fotomodella americana per l`anoressia.
Abbiamo conosciuto due ragazze che avevano questa malattia e ci raccontavano come è iniziato tutto.
Guardando nei mass media e vedendo quelle ragazze nei bei vestiti volevano diventare come loro. Giorno per giorno mangiavano sempre di meno, raccontavano bugie (come ad esempio che hanno già mangiato) o hanno buttato via il cibo di nascosto. I genitori non riuscivano a controllarle, perché erano fuori di casa e mancava il tempo. Indossavano vestiti troppo grandi, per evitare delle domande sul corpo. Per fortuna una loro zia si è accorta ed ha chiesto subito aiuto ad un medico e uno psicologo. I genitori poi l`hanno portate in una clinica.
All`inizio non volevano accettare l`aiuto da nessuno, perché non credevano di essere ammalate. Con tanta pazienza, tempo e l`aiuto del medico/ psicologo sono riuscite, piano piano ad uscire dal circolo vizioso.
Noi consigliamo ai genitori di dare la massima attenzione ai figli, quando sono nella pubertà e dimostrare che non devono credere a tutto quello che viene presentato dalla tv e dai giornali. È un importante compito dei genitori educare i figli in modo che possano avere una forte fiducia in loro stessi.

Sandra & Verena

OGNI AIUTO É ARRIVATO TROPPO TARDI...


All´ inizio di Novembre una bambina di sette anni é morta nell' ospedale di Bolzano. La bambina, Manala Ben Haddou, é finita all' ospedale perché mentre giocava a scuola ha sbattuto la testa contro quella di un' altra bambina. Dopo l' accaduto aveva solo mal di testa e vomitava, e le maestre hanno chiamato i genitori e l´ hanno mandata a casa. A casa é svenuta e presto é entrata in coma e i genitori l´ hanno portata in ospedale. Dopo un paio di ore ci sono state delle compilazioni e la bambina é morta. Dopo l' autopsia i suoi genitori hanno deciso di donare i suoi organi.
Secondo me é terribile che una bambina muoia per una cosa del genere, perché di solito dopo che si sbatte la testa si ha solo un bernoccolo. La decisione dei genitori di donare gli organi, secondo me, é stata molto dolce, perché così altri bambini potranno essere salvati. Non molti la pensano come i genitori di Manal, e quello non lo capisco, perché visto che i propri cari sono già morti, almeno possano fare qualcosa per ricordarli e salvare qualcun' altro. Mi dispiace che lei sia morta solo per una piccolezza dove di solito non succede quasi niente.
Jasmin

CHI L´HA VISTO???

In primavera un uomo é stato ucciso da due colpi di arma da fuoco davanti ad un negozio a Napoli. Ci sono stati molti testimoni, ma tutti hanno fatto finta di non vedere niente. Dato che non hanno ancora trovato l' assassino, adesso la polizia ha reso pubblico il video dell´omicidio, sperando che qualcuno si faccia avanti. Secondo me non é giusto che le persone abbiano fatto finta di niente, solo per non essere coinvolte, perché credo che anche queste persone vorrebbero essere aiutate se gli capitasse una cosa del genere. Però le posso anche capire in qualche modo, perché a Napoli c'è la Camorra ed é molto pericoloso.
Ma non capisco neanche perché l' assassino abbia ucciso una persona davanti a un negozio, in pieno giorno, dove ci sono telecamere e molti passanti. E che dopo quasi un anno non abbiano ancora trovato l' assassino, perché forse nessuno ha il coraggio di dire qualcosa perché si potrebbe mettere in pericolo. Cosa dite voi di questo avvenimento scioccante? Dobbiamo avere paura che questo diventi una cosa normale? Come é possibile essere cosí indifferenti davanti alla morte????
Jasmin Mayr

giovedì 12 novembre 2009

LA PENA DI MORTE



Nei paesi segnati in rosso viene utilizzata la pena di morte come forma di punizione legale.

La pena di morte esiste ancora. In 68 Stati al mondo è ancora prevista dal codice penale ed utilizzata.
I metodi della pena di morte che vengono utilizzate ancora, sono:
  • la sedia elettrica
  • iniezione letale
  • camera a gas
  • impiccagione
  • fucilazione
  • decapitazione
Gli Stati Uniti sono l`unico paese democratico dove la pena capitale viene ancora praticata.
Dei 50 Stati degli USA, solo 15 non prevedono la pena di morte nel loro statuto.
I metodi che vengono usati negli USA sono soprattutto l´ iniezione letale e la sedia elettrica, ma anche la camera a gas, l`limpiccagione e la fucilazione.
Negli Stati Uniti, la pena di morte é stata riattivata nel 1976. Da questa data fino adesso sono state eseguite 1.160 esecutioni:
esecuzioni dal 1976 ad oggi e Condannati a morte
Texas 442 (358)
Virginia 103 (18)
  • Florida 68 (402)
  • North California 43 (167)
  • South California 42 (109)
  • Arizona 23 (129)
  • Louisiana 27 (84)
  • Alabama 44 (207)
  • Ohio 32 (32)
  • Washington 4 (9)
  • Illinois 12 (15)
  • Nevada 12 (79)
  • Pennsylvania 3 (226)
  • Mississippi 10 (62)
  • Georgia 46 (109)
Noi siamo contro la pena di morte! Pensiamo che sia ingiusto che un individuo che ha commesso un reato molto grave (come l`uccisione di una persona) debba essere punito con la pena capitale, una vita non viene ridata grazie alla morte di un´altra.
Per esempio una delle associazioni contro la pena di morte "Nessuno tocchi Caino" vuole affermare che nessuno stato può disporre della vita dei propri cittadini, che la pena di morte non può mai essere prevista neppure per reati gravissimi.
Anche noi siamo di questa opinione.

Claudi & Elisa A.

mercoledì 11 novembre 2009

La papessa - C`era tanti anni fa una donna sulla sacra sedia?


Nei primi anni del medioevo si propagava la fama che una donna di nome Johanna sarebbe stata il gerarca della chiesa cattolica. Certamente la chiesa non accettava che nel popolo cristiano si raccontassero certe cose, cosí tutti libri che parlavano di un papa femmina venivano bruciati. Ogni domanda su questo tema fu sempre ignorata. Oggi possiamo peró riflettere. L´esistenza della papessa è un tema simile al tanto discusso matrimonio di Gesù, pensiamo soltanto al "Da Vinci Code".
Pensiamo che nella storia molte donne abbiano fatto finta di essere un uomo. Quei tempi per le donne erano molto duri. Non potevano imparare a scrivere e a leggere, e potevano solo fare certi lavori, molto faticosi e umilianti. Nei matrimoni il marito era il signore e la moglie era quasi la sua schiava. Errare humanum est. Non vogliamo dire che il fatto della papessa fosse una brutta cosa. Al contrario, si dice che abbia aiutato molto la gente povera, avrebbe costruito delle scuole per ragazze, cosa che non era immaginabile negli anni del 9 secolo. E forse una volta, anche se per poco tempo i preti hanno scelto una donna per la sacra sedia. Chi si interressa sul tema, può guardare il film al cinema. La storia di Donna W. Cross è immaginata, ma il libro e il film danno una buona visuale del tempo di 1200 anni fa. Magari anche i papi dei nostri tempi hanno segreti ben nascosti. ;)
Chiunque avesse informazioni sul caso della papessa ce li scriva sul blog....

Maximilian G.F. e Lisa V.

martedì 10 novembre 2009

L'influenza suina-dobbiamo avere paura di un'epidemia?


L'influenza suina sta facendo il giro nel mondo. È partita dal Messico e poi ha cominciato a diffondersi nel resto del mondo: Negli Stati Uniti d'America e anche in Europa, senza risparmiare Asia e Australia. Questa malattia é nata dai maiali e i sintomi dell'influenza A sono quelli di una normale influenza, quindi febbre, malessere, vomito, mal di gola...
Noi abbiamo deciso di scrivere qualcosa su questo tema, perchè è molto attuale ed è costantemente presente sui mezzi di comunicazione.
Abbiamo anche alcuni casi in Alto Adige, soprattutto a Bolzano e Merano: la settimana scorsa è morta una ragazzina di 11 anni, affetta da influenza A. Era ricoverata da oltre una settimana nel reparto di rianimazione della clinica universitaria austriaca di Innsbruck. Il primo caso c´é stato anche in Val Pusteria: Venerdì hanno portato un uomo di 39 anni ad Innsbruck. Prima era all´ ospedale di San Candido. Per fortuna l'uomo è fuori pericolo.
La settimana scorsa hanno anche incominciato a somministrare le prime vaccinazioni, e se qualcuno pensa che si dovrebbe vaccinare, allora sarebbe meglio farlo. Siamo dell'opinione che ognuno debba decidere per se stesso.
Questi avvenimenti in Alto Adige sono sicuramente molto scioccanti per la gente. Diciamo che l'influenza suina preoccupa molto le persone ed è la prima causa di preoccupazione generale a livello mondiale.
Ma noi crediamo che siamo ancora lontani da un' epidemia moltio grave.
SPERIAMO ALMENO!


La situazione a Messico è dramatica.









domenica 8 novembre 2009

CAVALCARE E' ANCHE UNO SPORT


Tante persone dicono che cavalcare non è uno sport. Il loro argomento: non è difficile sedersi sul cavallo, dire qualche comando e prendere la frusta.
Sicuramente non è uno sport come il calcio, arrampicare o nuotare. Però anche qui i muscoli vengono strapazzati ben bene… non raramente il cavaliere riceve dolori muscolari dopo una cavalcata. Tutti i muscoli devono collaborare e la schiena deve essere sempre diritta. Non è solo uno sport, è anche un’arte, perchè l’atleta deve muoversi in sincronia con i movimenti del cavallo. Per fare una bella figura sul cavallo serve equilibrio e tanta condizione.
Per quelli che hanno ancora dei dubbi: pensate agli scacchi! Anche questo per alcuni vale come uno sport.

Martina & Astrid

LA BIOGRAFIA DI TIZIANO FERRO


Tiziano Ferro è nato a Latina il 21 febbraio del1980. È il figlio di una casalinga e di un geometra. Lui è di origine veneta. All'età di cinque anni ha ricevuto come regalo di Natale una tastierina giocattolo. Era il suo primo incontro con la musica. Tiziano ha iniziato fin da piccolo a scrivere le prime canzoni, compone con mezzi molto semplici le varie basi e le incide con un registratore. Due di queste brevi canzoni, scritte all’età di sette anni, sono state poi inserite al termine dell’album "Nessuno è solo". Tiziano era timido ed era spesso emarginato dai compagni di classe. Aveva problemi di sovrappeso (pesava ca. 111 chili) e soffriva di bulimia. Lui ha trovato uno sfogo nella musica e ha iniziato a partecipare a corsi privati di chitarra, canto, pianoforte e batteria.
Nel 1996 all'età di sedici anni entra nel Coro Gospel di Latina, dove si è appassionato alle atmosfere e ai ritmi della musica nera americana. Tiziano ha partecipato come concorrente alla trasmissione televisiva “Caccia alla frase sull’Italia 1”. Il conduttore gli permetteva di esibirsi per qualche minuto e in una battuta gli ha detto che ha la possibilità di diventare un cantante.
Anche al Festival di Sanremo nel 1998 si è iscritto, ma è venuto scartato alle prime selezioni. Lui duetta nel 1998 con il gruppo A.T.P.C. cantando il brano "Sulla mia pelle". È presente nell’album "Anima e Corpo". Dopo l'esame di stato al liceo scientifico "Ettore Maiorana" di Latina ha partecipato alla tournèe dei Sottotono come corista. Nel 2000 ha scritto la canzone "Angelo mio".
Tiziano Ferro è un buon musicista, ha scritto delle belle canzoni che a noi piacevano tanto. Dopo qualche tempo ci siamo stufati, perché abbiamo sentito di solito spesso sulla radio la stessa musica. Oggi giorno sua musica non è più attuale com’era ca. tre anni fa. Speriamo che Tiziano Ferro abbia l’intenzione di scrivere delle canzoni moderne che piacciono anche a noi giovani adesso. Intanto in primavera è previsto di fare un’altra tournèe, la prima tappa è allo Stadio Olimpico di Roma.
Tiziano Ferro ha pubblicato quattro album:
· 2001- Rosso Relativo
· 2003- Centoundici
· 2006- Nessuno è solo
· 2008- Alla mia età

venerdì 6 novembre 2009

La pillola omicida




Eccola, la pillola abortiva RU486 é arrivata anche in Italia. La decisione é stata presa dalla maggioranza. Per il vaticano chi pratica questo tipo di aborto con la RU486, e anche quelli che lo prescrivono, vengono scomunicati. Per adesso sono morti non solo i feti, ma anche 29 donne per l'assunzione di questa sostanza. La ditta vuole fare solo soldi, nient'altro. Questa pillola provoca tanto dolore e mette a rischio la vita della madre, eppure si va avanti....
Per me questa pillola non deve essere messa in commercio. É una mancanza di Umanitá che porta ad effetti terribili. Dobbiamo rispettare ogni vita, e dobbiamo aiutare le donne che sono in cinta a non uccidere il proprio bambino. Se adesso c'é questa possibilitá fa un pò la sfrutteranno tutti, e ci saranno sempre meno bambini al mondo.

Elisa P.; Roman